SIOOT
cura terapia reumatismo cervicale cervicalgia

Dottore ci parli della GAEI, di cosa si tratta?

La GAEI, ovvero Grande Auto Emo Infusione, o meglio ancora, Ossigenazione Sistemica, è un atto medico e consiste nel prelevare del sangue venoso al paziente, miscelarlo con ossigeno-ozono, grazie ad una bilancia basculante che pesa anche la giusta quantità di sangue da prelevare, e poi reinfonderlo al paziente. Il tutto avviene a circuito chiuso, per cui è estremamente sicuro ed anche i Testimoni di Geova possono tranquillamente sottoporsi a questa terapia.

Dottore quanto sangue viene prelevato?

Grazie alla bilancia si prelevano precise quantità di sangue venoso 150-200gr, a seconda della patologia da trattare e della costituzione fisica del paziente.

Ci può spiegare come viene eseguita una GAEI?

Prima di descrivere la procedura è bene sottolineare che il Medico ozonoterapeuta debba essere molto preparato, che applichi scrupolosamente i protocolli SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno-Ozono Terapia) approvati dall’Istituto Superiore della Sanità, che utilizzi esclusivamente macchinari di altissimo livello muniti di fotometro per l’esatta concentrazione di ozono, ed infine, che usi solo sacche per ozono, ovvero sacche che non rilasciano ftalati poiché tossici per l’organismo, e non adoperi bocce di vetro perché ci sarebbe la tendenza all’emolisi, ovvero la rottura di globuli rossi.
Veniamo ora alla procedura: attraverso un catetere, il sangue venoso del paziente, con un prelievo per caduta, quindi fisiologico (per il beneficio del paziente), viene raccolto nella suddetta sacca apposita per l’ozono. Mentre si raccolgono i 150-200cc di sangue venoso, attraverso una “porta” apposita presente nella sacca, vado a miscelare una quantità di O2-O3 che varia dai 150 ai 200cc e la cui concentrazione di O3 varia in base alla patologia da trattare. Una volta eseguita la miscelazione di sangue con O2-O3 si alza la sacca, si toglie il laccio emostatico precedentemente fissato al braccio per effettuare il prelievo venoso, e poi inizia la reinfusione. Importante sottolineare il concetto di reinfusione che si differenzia dalla trasfusione, perché, come ho detto all’inizio, si tratta di un circuito chiuso. Quindi, 150gr di sangue venoso vengono miscelati a 150cm3 di ossigeno-ozono e poi reinfusi al paziente; il tutto dura circa 30-40 minuti, senza effetti collaterali. Questa procedura si differenzia dalla PAEI, ovvero Piccola Auto – Emoinfusione poichè in quest’ultima, si prelevano 10 CC di O2-O3 ad una determinata concentrazione di O3, e 10 CC di sangue venoso. La miscela ottenuta poi si inietta per via intramuscolare. E’ indicata soprattutto per malattie dermatologiche (acne, Herpers di vario genere…), ma anche per la fibromialgia ed altre patologie.

Dottore qual è l’indicazione della GAEI, quali sono i pazienti da trattare?

Partendo dal concetto basilare che l’ossigeno è vita, l’indicazione principe della GAEI è quella rivitalizzante, ovvero qualsiasi persona sana può essere sottoposta alla GAEI, poiché si aumenta la saturazione dell’ossigeno, quindi aumenta l’energia spendibile per cui poi ci si sente bene, più vitali, più resistenti agli sforzi, ottenendo un effetto antidepressivo. C’è da sottolineare che l’ozono ha anche un grande effetto disintossicante sui metalli pesanti, riduce i radicali liberi, migliora la funzionalità di organi emuntori (fegato, reni…) favorendo l’eliminazione delle sostanze tossiche, migliora le difese immunitarie, ha azione immunomodulante sui linfociti e monociti, azione battericida, fungicida, virustatica, analgesico-antinfiammatoria, migliora il microcircolo di tutto il corpo (grazie all’O3 si ottiene una migliore deformabilità dei globuli rossi che per questo motivo riescono a raggiungere meglio i capillari di tutto il corpo ed ossigenare ancor di più tutte le cellule), regolarizza il ritmo cardiaco, la pressione arteriosa, riduce la viscosità del sangue. Per quanto riguarda le indicazioni cliniche, svariate sono le patologie che possono trarre vantaggio dalla terapia con ossigeno-ozono per via sistemica, le più comuni sono quelle della circolazione (arteriopatia, insufficienza venosa cronica), ma anche epatopatie croniche (HBV e HCV), patologie oculari su base ischemica, piede diabetico, Sclerosi Multipla, demenza, Artrite Reumatoide, Fibromialgia, stanchezza cronica, Herpes Zoster, onicomicosi, dismetabolismi, blocchi metabolici, Malattia di Parkinson.

Dottore i pazienti che vengono trattati con ossigeno-ozono devono sospendere la propria terapia?

L’ozono terapia è adiuvante al farmaco, il paziente non deve sospendere la sua terapia già impostata da colleghi. Ovviamente man mano che il paziente si sente meglio, gradualmente potrà eliminare alcuni farmaci (tipo FANS…)

Dottore ha detto che la gaei viene applicata anche per il trattamento della stanchezza cronica?

Certo. Il Prof Umberto Tirelli, socio anche lui come me della SIOOT, ha pubblicato lavori scientifici di grande valore mondiale proprio sulla terapia con O2-O3 (GAEI) per la stanchezza cronica (es. fibromialgici, pazienti guariti da tumori che sono in chemio/radioterapia, guariti da Covid-19, ma anche malati di Covid-19, infatti numerose sono le Strutture Ospedaliere ad utilizzare l’O2-O3 essendo l’O3 un potente antivirale).

Quindi l’ossigeno-ozono terapia, attraverso la grande auto emoinfusione, oltre a trattare diverse patologie è anche antiaging?

Certamente. Come ho precedentemente detto, migliorando l’ossigenazione dell’intero organismo, si ottiene non solo un beneficio globale, con sensazione di benessere del paziente, ma anche un rallentamento del fisiologico invecchiamento dei tessuti, soprattutto per chi ha particolari vizi come il fumo o la vita sedentaria.

Dottore, per quei pazienti che hanno fragilità delle vene, alludo ai pazienti anziani e che hanno già eseguito diverse terapie endovena, o per chi ha paura degli aghi, cosa si può fare?

Per gli anziani con fragilità delle vene e per i pazienti con belanofobia, ovvero che hanno paura degli aghi, si può optare per le insufflazioni rettali utilizzando appositi cateteri anch’essi, come le sacche, resistenti all’ozono. Questa modalità ha un effetto di circa l’80% rispetto all’auto-emoinfusione, ma si può ovviare con qualche trattamento in più.

Dottore, dopo il trattamento il paziente deve attenersi a delle regole, delle precauzioni?

Assolutamente no. Dopo il trattamento il paziente può tranquillamente riprendere la propria vita quotidiana, es. può tornare a lavorare senza alcun problema.

Dottore ci sono delle controindicazioni?

Certo, le donne in gravidanza, perché non ci sono studi in merito, le persone affette da favismo, talassemia major, anemia falciforme, ipertiroidismo non in trattamento.

Questo trattamento lo esegue in tutti i suoi ambulatori (Modena, Mantova, Reggio Emilia)?

L’ossigeno ozono terapia, in tutte le sue vie di somministrazione (intramuscolare, intrarticolare, sottocutanea, insufflazione, topica, idropinica) la applico in tutti i miei ambulatori, come ha già accennato le province, ma questa procedura, ovvero per via sistemica, solo a Modena, presso la Clinica Ortopedica Modenese Ortho1 via Divisione Acqui 137/2 tel. 059 8678041 (Direttore Sanitario Dott. Antonio Saracino).

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Dottore ci parli della GAEI, di cosa si tratta?

La GAEI, ovvero Grande Auto Emo Infusione, o meglio ancora, Ossigenazione Sistemica, è un atto medico e consiste nel prelevare del sangue venoso al paziente, miscelarlo con ossigeno-ozono, grazie ad una bilancia basculante che pesa anche la giusta quantità di sangue da prelevare, e poi reinfonderlo al paziente. Il tutto avviene a circuito chiuso, per cui è estremamente sicuro ed anche i Testimoni di Geova possono tranquillamente sottoporsi a questa terapia.

Dottore quanto sangue viene prelevato?

Grazie alla bilancia si prelevano precise quantità di sangue venoso 150-200gr, a seconda della patologia da trattare e della costituzione fisica del paziente.

Ci può spiegare come viene eseguita una GAEI?

Prima di descrivere la procedura è bene sottolineare che il Medico ozonoterapeuta debba essere molto preparato, che applichi scrupolosamente i protocolli SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno-Ozono Terapia) approvati dall’Istituto Superiore della Sanità, che utilizzi esclusivamente macchinari di altissimo livello muniti di fotometro per l’esatta concentrazione di ozono, ed infine, che usi solo sacche per ozono, ovvero sacche che non rilasciano ftalati poiché tossici per l’organismo, e non adoperi bocce di vetro perché ci sarebbe la tendenza all’emolisi, ovvero la rottura di globuli rossi.
Veniamo ora alla procedura: attraverso un catetere, il sangue venoso del paziente, con un prelievo per caduta, quindi fisiologico (per il beneficio del paziente), viene raccolto nella suddetta sacca apposita per l’ozono. Mentre si raccolgono i 150-200cc di sangue venoso, attraverso una “porta” apposita presente nella sacca, vado a miscelare una quantità di O2-O3 che varia dai 150 ai 200cc e la cui concentrazione di O3 varia in base alla patologia da trattare. Una volta eseguita la miscelazione di sangue con O2-O3 si alza la sacca, si toglie il laccio emostatico precedentemente fissato al braccio per effettuare il prelievo venoso, e poi inizia la reinfusione. Importante sottolineare il concetto di reinfusione che si differenzia dalla trasfusione, perché, come ho detto all’inizio, si tratta di un circuito chiuso. Quindi, 150gr di sangue venoso vengono miscelati a 150cm3 di ossigeno-ozono e poi reinfusi al paziente; il tutto dura circa 30-40 minuti, senza effetti collaterali. Questa procedura si differenzia dalla PAEI, ovvero Piccola Auto – Emoinfusione poichè in quest’ultima, si prelevano 10 CC di O2-O3 ad una determinata concentrazione di O3, e 10 CC di sangue venoso. La miscela ottenuta poi si inietta per via intramuscolare. E’ indicata soprattutto per malattie dermatologiche (acne, Herpers di vario genere…), ma anche per la fibromialgia ed altre patologie.

Dottore qual è l’indicazione della GAEI, quali sono i pazienti da trattare?

Partendo dal concetto basilare che l’ossigeno è vita, l’indicazione principe della GAEI è quella rivitalizzante, ovvero qualsiasi persona sana può essere sottoposta alla GAEI, poiché si aumenta la saturazione dell’ossigeno, quindi aumenta l’energia spendibile per cui poi ci si sente bene, più vitali, più resistenti agli sforzi, ottenendo un effetto antidepressivo. C’è da sottolineare che l’ozono ha anche un grande effetto disintossicante sui metalli pesanti, riduce i radicali liberi, migliora la funzionalità di organi emuntori (fegato, reni…) favorendo l’eliminazione delle sostanze tossiche, migliora le difese immunitarie, ha azione immunomodulante sui linfociti e monociti, azione battericida, fungicida, virustatica, analgesico-antinfiammatoria, migliora il microcircolo di tutto il corpo (grazie all’O3 si ottiene una migliore deformabilità dei globuli rossi che per questo motivo riescono a raggiungere meglio i capillari di tutto il corpo ed ossigenare ancor di più tutte le cellule), regolarizza il ritmo cardiaco, la pressione arteriosa, riduce la viscosità del sangue. Per quanto riguarda le indicazioni cliniche, svariate sono le patologie che possono trarre vantaggio dalla terapia con ossigeno-ozono per via sistemica, le più comuni sono quelle della circolazione (arteriopatia, insufficienza venosa cronica), ma anche epatopatie croniche (HBV e HCV), patologie oculari su base ischemica, piede diabetico, Sclerosi Multipla, demenza, Artrite Reumatoide, Fibromialgia, stanchezza cronica, Herpes Zoster, onicomicosi, dismetabolismi, blocchi metabolici, Malattia di Parkinson.

Dottore i pazienti che vengono trattati con ossigeno-ozono devono sospendere la propria terapia?

L’ozono terapia è adiuvante al farmaco, il paziente non deve sospendere la sua terapia già impostata da colleghi. Ovviamente man mano che il paziente si sente meglio, gradualmente potrà eliminare alcuni farmaci (tipo FANS…)

Dottore ha detto che la gaei viene applicata anche per il trattamento della stanchezza cronica?

Certo. Il Prof Umberto Tirelli, socio anche lui come me della SIOOT, ha pubblicato lavori scientifici di grande valore mondiale proprio sulla terapia con O2-O3 (GAEI) per la stanchezza cronica (es. fibromialgici, pazienti guariti da tumori che sono in chemio/radioterapia, guariti da Covid-19, ma anche malati di Covid-19, infatti numerose sono le Strutture Ospedaliere ad utilizzare l’O2-O3 essendo l’O3 un potente antivirale).

Quindi l’ossigeno-ozono terapia, attraverso la grande auto emoinfusione, oltre a trattare diverse patologie è anche antiaging?

Certamente. Come ho precedentemente detto, migliorando l’ossigenazione dell’intero organismo, si ottiene non solo un beneficio globale, con sensazione di benessere del paziente, ma anche un rallentamento del fisiologico invecchiamento dei tessuti, soprattutto per chi ha particolari vizi come il fumo o la vita sedentaria.

Dottore, per quei pazienti che hanno fragilità delle vene, alludo ai pazienti anziani e che hanno già eseguito diverse terapie endovena, o per chi ha paura degli aghi, cosa si può fare?

Per gli anziani con fragilità delle vene e per i pazienti con belanofobia, ovvero che hanno paura degli aghi, si può optare per le insufflazioni rettali utilizzando appositi cateteri anch’essi, come le sacche, resistenti all’ozono. Questa modalità ha un effetto di circa l’80% rispetto all’auto-emoinfusione, ma si può ovviare con qualche trattamento in più.

Dottore, dopo il trattamento il paziente deve attenersi a delle regole, delle precauzioni?

Assolutamente no. Dopo il trattamento il paziente può tranquillamente riprendere la propria vita quotidiana, es. può tornare a lavorare senza alcun problema.

Dottore ci sono delle controindicazioni?

Certo, le donne in gravidanza, perché non ci sono studi in merito, le persone affette da favismo, talassemia major, anemia falciforme, ipertiroidismo non in trattamento.

Questo trattamento lo esegue in tutti i suoi ambulatori (Modena, Mantova, Reggio Emilia)?

L’ossigeno ozono terapia, in tutte le sue vie di somministrazione (intramuscolare, intrarticolare, sottocutanea, insufflazione, topica, idropinica) la applico in tutti i miei ambulatori, come ha già accennato le province, ma questa procedura, ovvero per via sistemica, solo a Modena, presso la Clinica Ortopedica Modenese Ortho1 via Divisione Acqui 137/2 tel. 059 8678041 (Direttore Sanitario Dott. Antonio Saracino).

SIOOT
cura terapia reumatismo cervicale cervicalgia

Dottore ci parli della GAEI, di cosa si tratta?

La GAEI, ovvero Grande Auto Emo Infusione, o meglio ancora, Ossigenazione Sistemica, è un atto medico e consiste nel prelevare del sangue venoso al paziente, miscelarlo con ossigeno-ozono, grazie ad una bilancia basculante che pesa anche la giusta quantità di sangue da prelevare, e poi reinfonderlo al paziente. Il tutto avviene a circuito chiuso, per cui è estremamente sicuro ed anche i Testimoni di Geova possono tranquillamente sottoporsi a questa terapia.

Dottore quanto sangue viene prelevato?

Grazie alla bilancia si prelevano precise quantità di sangue venoso 150-200gr, a seconda della patologia da trattare e della costituzione fisica del paziente.

Ci può spiegare come viene eseguita una GAEI?

Prima di descrivere la procedura è bene sottolineare che il Medico ozonoterapeuta debba essere molto preparato, che applichi scrupolosamente i protocolli SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno-Ozono Terapia) approvati dall’Istituto Superiore della Sanità, che utilizzi esclusivamente macchinari di altissimo livello muniti di fotometro per l’esatta concentrazione di ozono, ed infine, che usi solo sacche per ozono, ovvero sacche che non rilasciano ftalati poiché tossici per l’organismo, e non adoperi bocce di vetro perché ci sarebbe la tendenza all’emolisi, ovvero la rottura di globuli rossi.
Veniamo ora alla procedura: attraverso un catetere, il sangue venoso del paziente, con un prelievo per caduta, quindi fisiologico (per il beneficio del paziente), viene raccolto nella suddetta sacca apposita per l’ozono. Mentre si raccolgono i 150-200cc di sangue venoso, attraverso una “porta” apposita presente nella sacca, vado a miscelare una quantità di O2-O3 che varia dai 150 ai 200cc e la cui concentrazione di O3 varia in base alla patologia da trattare. Una volta eseguita la miscelazione di sangue con O2-O3 si alza la sacca, si toglie il laccio emostatico precedentemente fissato al braccio per effettuare il prelievo venoso, e poi inizia la reinfusione. Importante sottolineare il concetto di reinfusione che si differenzia dalla trasfusione, perché, come ho detto all’inizio, si tratta di un circuito chiuso. Quindi, 150gr di sangue venoso vengono miscelati a 150cm3 di ossigeno-ozono e poi reinfusi al paziente; il tutto dura circa 30-40 minuti, senza effetti collaterali. Questa procedura si differenzia dalla PAEI, ovvero Piccola Auto – Emoinfusione poichè in quest’ultima, si prelevano 10 CC di O2-O3 ad una determinata concentrazione di O3, e 10 CC di sangue venoso. La miscela ottenuta poi si inietta per via intramuscolare. E’ indicata soprattutto per malattie dermatologiche (acne, Herpers di vario genere…), ma anche per la fibromialgia ed altre patologie.

Dottore qual è l’indicazione della GAEI, quali sono i pazienti da trattare?

Partendo dal concetto basilare che l’ossigeno è vita, l’indicazione principe della GAEI è quella rivitalizzante, ovvero qualsiasi persona sana può essere sottoposta alla GAEI, poiché si aumenta la saturazione dell’ossigeno, quindi aumenta l’energia spendibile per cui poi ci si sente bene, più vitali, più resistenti agli sforzi, ottenendo un effetto antidepressivo. C’è da sottolineare che l’ozono ha anche un grande effetto disintossicante sui metalli pesanti, riduce i radicali liberi, migliora la funzionalità di organi emuntori (fegato, reni…) favorendo l’eliminazione delle sostanze tossiche, migliora le difese immunitarie, ha azione immunomodulante sui linfociti e monociti, azione battericida, fungicida, virustatica, analgesico-antinfiammatoria, migliora il microcircolo di tutto il corpo (grazie all’O3 si ottiene una migliore deformabilità dei globuli rossi che per questo motivo riescono a raggiungere meglio i capillari di tutto il corpo ed ossigenare ancor di più tutte le cellule), regolarizza il ritmo cardiaco, la pressione arteriosa, riduce la viscosità del sangue. Per quanto riguarda le indicazioni cliniche, svariate sono le patologie che possono trarre vantaggio dalla terapia con ossigeno-ozono per via sistemica, le più comuni sono quelle della circolazione (arteriopatia, insufficienza venosa cronica), ma anche epatopatie croniche (HBV e HCV), patologie oculari su base ischemica, piede diabetico, Sclerosi Multipla, demenza, Artrite Reumatoide, Fibromialgia, stanchezza cronica, Herpes Zoster, onicomicosi, dismetabolismi, blocchi metabolici, Malattia di Parkinson.

Dottore i pazienti che vengono trattati con ossigeno-ozono devono sospendere la propria terapia?

L’ozono terapia è adiuvante al farmaco, il paziente non deve sospendere la sua terapia già impostata da colleghi. Ovviamente man mano che il paziente si sente meglio, gradualmente potrà eliminare alcuni farmaci (tipo FANS…)

Dottore ha detto che la gaei viene applicata anche per il trattamento della stanchezza cronica?

Certo. Il Prof Umberto Tirelli, socio anche lui come me della SIOOT, ha pubblicato lavori scientifici di grande valore mondiale proprio sulla terapia con O2-O3 (GAEI) per la stanchezza cronica (es. fibromialgici, pazienti guariti da tumori che sono in chemio/radioterapia, guariti da Covid-19, ma anche malati di Covid-19, infatti numerose sono le Strutture Ospedaliere ad utilizzare l’O2-O3 essendo l’O3 un potente antivirale).

Quindi l’ossigeno-ozono terapia, attraverso la grande auto emoinfusione, oltre a trattare diverse patologie è anche antiaging?

Certamente. Come ho precedentemente detto, migliorando l’ossigenazione dell’intero organismo, si ottiene non solo un beneficio globale, con sensazione di benessere del paziente, ma anche un rallentamento del fisiologico invecchiamento dei tessuti, soprattutto per chi ha particolari vizi come il fumo o la vita sedentaria.

Dottore, per quei pazienti che hanno fragilità delle vene, alludo ai pazienti anziani e che hanno già eseguito diverse terapie endovena, o per chi ha paura degli aghi, cosa si può fare?

Per gli anziani con fragilità delle vene e per i pazienti con belanofobia, ovvero che hanno paura degli aghi, si può optare per le insufflazioni rettali utilizzando appositi cateteri anch’essi, come le sacche, resistenti all’ozono. Questa modalità ha un effetto di circa l’80% rispetto all’auto-emoinfusione, ma si può ovviare con qualche trattamento in più.

Dottore, dopo il trattamento il paziente deve attenersi a delle regole, delle precauzioni?

Assolutamente no. Dopo il trattamento il paziente può tranquillamente riprendere la propria vita quotidiana, es. può tornare a lavorare senza alcun problema.

Dottore ci sono delle controindicazioni?

Certo, le donne in gravidanza, perché non ci sono studi in merito, le persone affette da favismo, talassemia major, anemia falciforme, ipertiroidismo non in trattamento.

Questo trattamento lo esegue in tutti i suoi ambulatori (Modena, Mantova, Reggio Emilia)?

L’ossigeno ozono terapia, in tutte le sue vie di somministrazione (intramuscolare, intrarticolare, sottocutanea, insufflazione, topica, idropinica) la applico in tutti i miei ambulatori, come ha già accennato le province, ma questa procedura, ovvero per via sistemica, solo a Modena, presso la Clinica Ortopedica Modenese Ortho1 via Divisione Acqui 137/2 tel. 059 8678041 (Direttore Sanitario Dott. Antonio Saracino).

Dottore ci parli della GAEI, di cosa si tratta?

cura terapia reumatismo cervicale cervicalgia

La GAEI, ovvero Grande Auto Emo Infusione, o meglio ancora, Ossigenazione Sistemica, è un atto medico e consiste nel prelevare del sangue venoso al paziente, miscelarlo con ossigeno-ozono, grazie ad una bilancia basculante che pesa anche la giusta quantità di sangue da prelevare, e poi reinfonderlo al paziente. Il tutto avviene a circuito chiuso, per cui è estremamente sicuro ed anche i Testimoni di Geova possono tranquillamente sottoporsi a questa terapia.

Dottore quanto sangue viene prelevato?

Grazie alla bilancia si prelevano precise quantità di sangue venoso 150-200gr, a seconda della patologia da trattare e della costituzione fisica del paziente.

Ci può spiegare come viene eseguita una GAEI?

Prima di descrivere la procedura è bene sottolineare che il Medico ozonoterapeuta debba essere molto preparato, che applichi scrupolosamente i protocolli SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno-Ozono Terapia) approvati dall’Istituto Superiore della Sanità, che utilizzi esclusivamente macchinari di altissimo livello muniti di fotometro per l’esatta concentrazione di ozono, ed infine, che usi solo sacche per ozono, ovvero sacche che non rilasciano ftalati poiché tossici per l’organismo, e non adoperi bocce di vetro perché ci sarebbe la tendenza all’emolisi, ovvero la rottura di globuli rossi.
Veniamo ora alla procedura: attraverso un catetere, il sangue venoso del paziente, con un prelievo per caduta, quindi fisiologico (per il beneficio del paziente), viene raccolto nella suddetta sacca apposita per l’ozono. Mentre si raccolgono i 150-200cc di sangue venoso, attraverso una “porta” apposita presente nella sacca, vado a miscelare una quantità di O2-O3 che varia dai 150 ai 200cc e la cui concentrazione di O3 varia in base alla patologia da trattare. Una volta eseguita la miscelazione di sangue con O2-O3 si alza la sacca, si toglie il laccio emostatico precedentemente fissato al braccio per effettuare il prelievo venoso, e poi inizia la reinfusione. Importante sottolineare il concetto di reinfusione che si differenzia dalla trasfusione, perché, come ho detto all’inizio, si tratta di un circuito chiuso. Quindi, 150gr di sangue venoso vengono miscelati a 150cm3 di ossigeno-ozono e poi reinfusi al paziente; il tutto dura circa 30-40 minuti, senza effetti collaterali. Questa procedura si differenzia dalla PAEI, ovvero Piccola Auto – Emoinfusione poichè in quest’ultima, si prelevano 10 CC di O2-O3 ad una determinata concentrazione di O3, e 10 CC di sangue venoso. La miscela ottenuta poi si inietta per via intramuscolare. E’ indicata soprattutto per malattie dermatologiche (acne, Herpers di vario genere…), ma anche per la fibromialgia ed altre patologie.

Dottore qual è l’indicazione della GAEI, quali sono i pazienti da trattare?

Partendo dal concetto basilare che l’ossigeno è vita, l’indicazione principe della GAEI è quella rivitalizzante, ovvero qualsiasi persona sana può essere sottoposta alla GAEI, poiché si aumenta la saturazione dell’ossigeno, quindi aumenta l’energia spendibile per cui poi ci si sente bene, più vitali, più resistenti agli sforzi, ottenendo un effetto antidepressivo. C’è da sottolineare che l’ozono ha anche un grande effetto disintossicante sui metalli pesanti, riduce i radicali liberi, migliora la funzionalità di organi emuntori (fegato, reni…) favorendo l’eliminazione delle sostanze tossiche, migliora le difese immunitarie, ha azione immunomodulante sui linfociti e monociti, azione battericida, fungicida, virustatica, analgesico-antinfiammatoria, migliora il microcircolo di tutto il corpo (grazie all’O3 si ottiene una migliore deformabilità dei globuli rossi che per questo motivo riescono a raggiungere meglio i capillari di tutto il corpo ed ossigenare ancor di più tutte le cellule), regolarizza il ritmo cardiaco, la pressione arteriosa, riduce la viscosità del sangue. Per quanto riguarda le indicazioni cliniche, svariate sono le patologie che possono trarre vantaggio dalla terapia con ossigeno-ozono per via sistemica, le più comuni sono quelle della circolazione (arteriopatia, insufficienza venosa cronica), ma anche epatopatie croniche (HBV e HCV), patologie oculari su base ischemica, piede diabetico, Sclerosi Multipla, demenza, Artrite Reumatoide, Fibromialgia, stanchezza cronica, Herpes Zoster, onicomicosi, dismetabolismi, blocchi metabolici, Malattia di Parkinson.

Dottore i pazienti che vengono trattati con ossigeno-ozono devono sospendere la propria terapia?

L’ozono terapia è adiuvante al farmaco, il paziente non deve sospendere la sua terapia già impostata da colleghi. Ovviamente man mano che il paziente si sente meglio, gradualmente potrà eliminare alcuni farmaci (tipo FANS…)

Dottore ha detto che la gaei viene applicata anche per il trattamento della stanchezza cronica?

Certo. Il Prof Umberto Tirelli, socio anche lui come me della SIOOT, ha pubblicato lavori scientifici di grande valore mondiale proprio sulla terapia con O2-O3 (GAEI) per la stanchezza cronica (es. fibromialgici, pazienti guariti da tumori che sono in chemio/radioterapia, guariti da Covid-19, ma anche malati di Covid-19, infatti numerose sono le Strutture Ospedaliere ad utilizzare l’O2-O3 essendo l’O3 un potente antivirale).

Quindi l’ossigeno-ozono terapia, attraverso la grande auto emoinfusione, oltre a trattare diverse patologie è anche antiaging?

Certamente. Come ho precedentemente detto, migliorando l’ossigenazione dell’intero organismo, si ottiene non solo un beneficio globale, con sensazione di benessere del paziente, ma anche un rallentamento del fisiologico invecchiamento dei tessuti, soprattutto per chi ha particolari vizi come il fumo o la vita sedentaria.

Dottore, per quei pazienti che hanno fragilità delle vene, alludo ai pazienti anziani e che hanno già eseguito diverse terapie endovena, o per chi ha paura degli aghi, cosa si può fare?

Per gli anziani con fragilità delle vene e per i pazienti con belanofobia, ovvero che hanno paura degli aghi, si può optare per le insufflazioni rettali utilizzando appositi cateteri anch’essi, come le sacche, resistenti all’ozono. Questa modalità ha un effetto di circa l’80% rispetto all’auto-emoinfusione, ma si può ovviare con qualche trattamento in più.

Dottore, dopo il trattamento il paziente deve attenersi a delle regole, delle precauzioni?

Assolutamente no. Dopo il trattamento il paziente può tranquillamente riprendere la propria vita quotidiana, es. può tornare a lavorare senza alcun problema.

Dottore ci sono delle controindicazioni?

Certo, le donne in gravidanza, perché non ci sono studi in merito, le persone affette da favismo, talassemia major, anemia falciforme, ipertiroidismo non in trattamento.

Questo trattamento lo esegue in tutti i suoi ambulatori (Modena, Mantova, Reggio Emilia)?

L’ossigeno ozono terapia, in tutte le sue vie di somministrazione (intramuscolare, intrarticolare, sottocutanea, insufflazione, topica, idropinica) la applico in tutti i miei ambulatori, come ha già accennato le province, ma questa procedura, ovvero per via sistemica, solo a Modena, presso la Clinica Ortopedica Modenese Ortho1 via Divisione Acqui 137/2 tel. 059 8678041 (Direttore Sanitario Dott. Antonio Saracino).